Archivio mensile:Novembre 2015

Btp in salita

Il nostro settore secondario è in una situazione di moderata pressione e questo è dovuto al clima che gli investitori vogliono in questi giorni ovvero nessuna propensione al rischio.

Il crollo della borsa di Tokyo ha creato parecchia volatilità considerato il tono nervoso di tutti gli scambi pur restando positivo il risultato dell’asta a medio-lungo.

I rendimenti al minimo in questi ultimi cinque mesi sono calati sia sul tratto a cinque anni che su quello a dieci e questo nonostante l’aver assegnato l’importo massimo a otto miliardi di euro.

Il risultato dell’asta è stato positivo nel complesso, il comparto a reddito fisso risulta essere quello preferito in quanto garantisce un ritorno sicuro.

Se guardiamo i titoli singoli si è verificata una flessione dei tassi in confronto al mese scorso che era il picco massimo di crisi cinese.

Il premio di rendimento Btp/Bund sul periodo a dieci anni si riallinea ai valori di chiusura e questo grazie ai leggeri recuperi dei listini di borsa.

Tenete sotto controllo tutti i movimenti di borsa e sicuramente troverete svariate occasioni di trading attraverso l’utilizzo delle opzioni binarie.

Eurozona in rosso dopo dichiarazioni Fed

La Federal Reserve delude tutte le aspettative lasciando invariati i tassi di interesse.

Non sono bastati i continui segni positivi del mercato e gli oltre 250 mila nuovi posti di lavoro nei settori non agricoli.

La FED non ha escluso un futuro rialzo dei tassi di interesse entro fine ottobre spiegando che la decisione finale di lasciarli invariati è scaturita dai recenti sviluppi finanziari globali e dall’andamento degli altri mercati finanziari, principalmente dalla Cina.

Questi motivi potrebbero bloccare l’economia statunitense ed incrementare le pressioni ribassiste sui prezzi e sull’inflazione che ha valori ancora lontani dal 2%.

Le decisioni della Fed hanno influito negativamente sulle borse europee facendo prevalere le vendite.

A Londra il Ftse 100 ha perso lo 0,87%, Francoforte vede il suo Dax in calo dell’1,47%.

Parigi ed il suo Cac 40 sono in ribasso dell’1,78%, l’Ibex 35 di Madrid mostra una flessione dell’1,3%.

La nostra Piazza Affari segue le altre con l’indice ftse Mib che perde 1,6 punti percentuale a 2.689 punti.

Tokyo in calo

La borsa giapponese ha visto albe migliori, stamattina dopo una serie positiva ha chiuso in forte calo.

A nulla è servita la serie di risultati aziendali positivi contro i continui e sempre più forti timori riguardanti il rallentamento dell’economia cinese.
L’indice Nikkei ha fatto segnare un calo dello 0,20% chiudendo a 20.539,22 punti, l’indice Topix, considerato di più ampio spettro è rimasto invariato a 1.764,89 punti.

dopo essere riuscito a toccare il picco massimo da 18 anni a questa parte ha perduto la sua forza a causa dei forti timori per un crollo delle borse cinesi che potrebbe provocare danni ulteriori all’economia, specialmente al settore dell’export, considerata la punta di diamante di tutta l’economia del paese.

Norihiro Fujito, Senior Investment strategist per Mitsubishi UFJ Morgan Stanley Securities ha dichiarato quanto segue:

“E’ innegabile che le preoccupazioni sull’economia cinese stiano influenzando i titoli giapponesi. Non solo quelli dei produttori di attrezzature per l’edilizia e delle aziende legate alle commodity, ma ci sono timori crescenti anche per i titoli hi-tech, dato il possibile rallentamento delle vendite di smartphone (in Cina)”

Per fare un esempio la Nitto Denko, società che produce pellicole per smartphone dopo i forti rialzi dei mesi scorsi ha visto un calo sul titolo di oltre il 5%.

Banca centrale indiana taglia i tassi

La Banca centrale Indiana ha tagliato il tasso di riferimento di ben 50 punti al 6,45% ed allo stesso tempo l’inflazione è ai minimi storici con il rischio che l’economia subisca un brusco rallentamento.

Il taglio è stato molto più grande di quanto si pensava e nessuno degli analisti aveva previsto una simile azione.

Dall’inizio dell’anno questa è la terza riduzione del costo del denaro messo in campo dalla Banca Indiana ma erano state tutte di entità minore.

La banca ha motivato tale operazione dall’andamento lento dell’inflazione in una situazione di rallentamento della crescita, infatti le stime di crescita sono diminuite dell’8%.

Raghuram Rajan, Governatore indiano ha dichiarato di essere confortato dalla decisione della FED di non toccare il tasso di interesse per il momento perchè questo potrebbe mettere sotto pressione le economie emergenti.

I trader di opzioni binarie tengano sotto controllo la situazione.

AIM arriva a 70 società

Oggi la SPAC Capital for Progress ha fatto il suo ingresso alla Borsa di Milano ed è la settantesima società dedicata alle PMI.
La Special Purpose Acquisition Company è stata costituita con l’unico scopo di raccogliere capitali attraverso l’IPO per poi effettuare operazioni di acquisizione o fusione di aziende.

Sul mercato borsistico italiano per ora ci sono altre sette società di questo tipo.

Attraverso Banca Akros e Banca IMI che sono le responsabili del collocamento la società SPAC ha raccolto più di 40 milioni di euro.
La capitalizzazione totale sarà di circa 50 milioni di euro con un flottante del 74%.

Massimiliano Lagreca nella figura di Responsabile Large Caps & Investment Vehicles di Borsa Italiana ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

“Siamo lieti di dare il benvenuto a SPAC anche perchè stiamo riscontrando un crescente interesse verso la formula delle SPAC, che dall’inizio dell’anno ha visto la realizzazione di due business combination e la quotazione di due veicoli d’investimento sui mercati di Borsa Italiana.

Questo modello si sta affermando sempre più in Italia e in Europa attraendo gli investitori verso uno strumento che si innesta in modo sinergico con il tessuto industriale rappresentato dalle piccole e medie imprese del nostro Paese”.